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Viso e corpo

 filastrocche mani e corpo

In questa sezione trovate le filastrocche che accompagnano i giochi  del viso e del corpo e che supportano il bambino nella conoscenza delle parti del proprio corpo attraverso il movimento. In questo modo il bimbo intraprende un percorso alla scoperta di sé stesso, arricchendo il proprio linguaggio. Con questi giochi si insegna inoltre a gestire la coordinazione, cercando allo stesso tempo di divertire il bambino, solleticandogli il mento o torcendogli delicatamente il naso. È così che, come per magia, le dita diventano bestioline, la punta del naso una collinetta e gli occhi due finestrelle…

Barbàn

Verrayes (ricerca dello Sportello Linguistico, 2009)

Barbàn Barbàn Barbàn

Barbàn Barbàn Barbàn

Si pronuncia questa formula passando le dita della mano sul corpo del bambino, facendo finta di camminare, fino a solleticare il suo pancino. In questo gioco, che permette al bambino di scoprire il proprio corpo, le dita spesso rappresentano un piccolo insetto che sale.

Barbàn = termine non immediatamente traducibile per rappresentare qualcosa o qualcuno da nominare per fare paura, come ad esempio un fantasma o altri esseri spaventosi.

Bétchón

Verrayes (ricerca dello Sportello Linguistico, 2009)

Bétchón bétchón bétchón

Insettino insettino insettino

Si pronuncia questa formula passando le dita della mano sul corpo del bambino, facendo finta di camminare, per arrivare fino a solleticare il suo pancino. 

Bétchón = in francoprovenzale con questo termine si indicano dei piccoli insetti oppure i cuccioli di certi animali. Le due dita che salgono potrebbero dunque simulare l'azione di una piccola bestiola intensa a solleticare il corpo del bambino con le sue zampette.

Can eun iàn bo

Saint-Nicolas (Formulettes et jeux de l'enfant valdôtain, Musumeci Editeur- 1974)

Can eun iàn bo
Eun euncontre ren
Mi can eun torne su
Eun euncontre eun grou tchouèn

Scendendo
Non si incontra nulla
Ma salendo
Si incontra un grande tchouèn 

Si accarezza con la mano il viso del bambino dalla fronte al mento pronunciando la prima frase. Poi la si ripassa velocemente dal basso in alto e si pronuncia la seconda frase.
* tchouèn = termine volgare per indicare degli escrementi.

Can te sor di mitcho

Jovençan (ricerca dello Sportello Linguistico, 2009)

Can te sor di mitcho
Te fa clloure le fenitre
Te fa clloure le barcòn
Te fa clloure la pourta
É baillì lo tor a la cllou
Quando esci di casa
Devi chiudere le finestre
Devi chiudere le imposte
Devi chiudere la porta
E girare la chiave

Con le mani, si tirano al bambino dolcemente le orecchie in avanti, si chiudono le palpebre e si ruota lentamente la punta del naso come se si girasse una chiave nella serratura.

Clleu lè fanètre

Verrayes (Formulettes et jeux de l'enfant valdôtain, Musumeci Editeur- 1974)

Clleu lè fanètre
Clleu lè barcòn
Clleu la peurta
Fréma lo mayèn
È catse la cllo
Dézò lo tron
Chiudi le finestre
Chiudi le imposte
Chiudi la porta
Chiudi a chiave il mayèn (casa d'alpeggio)
E nascondi la chiave
Sotto al tronco

Con le mani, si tirano al bambino dolcemente le orecchie in avanti, si chiudono le palpebre e si ruota lentamente la punta del naso come se si girasse una chiave nella serratura.

Eun vegnèn ba

La Thuile (Formulettes et jeux de l'enfant valdôtain, Musumeci Editeur- 1974)

Eun vegnèn ba oun trovon oun séi
Eun vegnèn amón oun trovon
Oun santéi (lo na)
Scendendo si trova un salto
Salendo si trova
Un cucuzzolo (il naso)

Si accarezza con la mano il viso del bambino dalla fronte al mento pronunciando la prima frase. Poi la si ripassa velocemente dal basso in alto e si pronuncia la seconda frase.

Gran oué

Fénis (ricerca dello Sportello Linguistico, 2023)

Gran oué
Pitchouc oué
Grou fron
Pitchouc fron
Grou'a dzouta
Pitchouda dzouta
Grou bouégno
Pitchouc bouégno
Nou morgavéilleui
Botse baveuira
Mentòn flouic
Quiquiriquic

Grande occhio
Piccolo occhio
Grande fronte
Piccola fronte
Grande guancia
Piccola guancia
Grande orecchio
Piccolo orecchio
Naso moccioso
Bocca sbavante
Mento fiorito
Chicchirichì

Si toccano, con un dito, le diverse parti del viso mentre le si nomina e si solletica il bambino sotto il mento.

Grou froun

Saint-Christophe (ricerca dello Sportello Linguistico, 2009)

Grou froun
Pégno froun
Grou joué
Pégno joué
Pometta
Rozetta
Nâ cacàn
Botse d’ardzèn
Mentoùn flouì
Quiquiriquì

Grande fronte
Piccola fronte
Grande occhio
Piccolo occhio
Guancetta
Rosetta (toccando l'altra guancia)
Naso di cancan
Bocca d'argento
Mento fiorito
Chicchirichì

Si toccano, con un dito, le diverse parti del viso mentre le si nomina e si solletica il bambino sotto il mento.

La bouya

Donnas (ricerca dello Sportello Linguistico, 2023)

La bouya té tchape
La bouya té tchape
Quiquiquiquì

Il piccolo insetto ti prende
Il piccolo insetto ti prende
Chichichichì

Si fanno scorrere le dita sul corpo del bambino, dal basso verso l'alto, e lo si solletica arrivando fino al collo e pronunciando la filastrocca.
La parola "bouya" nel patois di Donnas indica un piccolo insetto.

La piasse

Cogne (ricerca dello Sportello Linguistico, 2009)

La piasse
Ou petoù la petouda
La pôta
Ou papà la mamà
La fenétra
La pôta fai
Dlén dlén dlén dlén
La piazza
Il piccino la piccina
La porta
Il papà la mamma
La finestra
La porta fa
Dlen dlen dlen dlen

Con le mani, si tirano al bambino dolcemente le orecchie in avanti, si chiudono le palpebre e si ruota lentamente la punta del naso come se si girasse una chiave nella serratura.

Lo boque

Morgex (ricerca dello Sportello Linguistico, 2023)

Lo boque
La montagne
Le dae mijon-ette
Pometta
Rozetta
Nose cancàn
Botse d’ardzèn
Mentòn flouì
Caccalanì

Il bosco
La montagna
Le due casette
Guancetta
Rosetta (toccando l'altra guancia)
Naso di cancan
Bocca d'argento
Mento fiorito
Caccalanì

Si toccano, con un dito, le diverse parti del viso mentre le si nomina e si solletica il bambino sotto il mento.

Lo na

Valgrisenche (ricerca dello Sportello Linguistico, 2023)

Ara te porto ià lo na
Avéitcha... ton na l'é énque

Adesso ti porto via il naso
Guarda... il tuo naso è qui

Con la mano si fa finta di prendere il naso del bambino e si mostra il pollice incastrato tra l'indice e il dito medio.

Oun bi fron

Champorcher (ricerca dello Sportello Linguistico, 2023)

Oun bi fron
Dè bi euill
Oun grou nos
Na botsi d’ardzèn
Lou mentón fyiréi
Quiquiriquì

Una bella fronte
Dei begli occhi
Un grande naso
Una bocca d'argento
Il mento fiorito
Chicchirichì

Si tocca, con un dito, le diverse parti del viso mentre le si nomina e si solletica il bambino sotto il mento.

Ouréya bèla

Gaby (ricerca dello Sportello Linguistico, 2009)

Ouréya bèla
Soua sourèla
Eui bel
So fratel
Nas de cancàn
Bouche d’arjàn
Mentón flerì
Coucalamì

Orecchia bella
Sua sorella
Occhio bello
Suo fratello
Naso di cancan
Bocca d'argento
Mento fiorito
Coucalamì

Si toccano, con un dito, le diverse parti del viso mentre le si nomina e si solletica il bambino sotto il mento.

Quiodèn li boure

Ayas (ricerca dello Sportello Linguistico, 2009)

Quiodèn li boure
Quiodèn li vantó
Quiodèn l’euch
Vérèn la quià

Chiudiamo le finestre
Chiudiamo le imposte
Chiudiamo la porta
Giriamo la chiave

Con le mani, si tirano al bambino dolcemente le orecchie in avanti, si chiudono le palpebre e si ruota lentamente la punta del naso come se si girasse una chiave nella serratura.

Sit y è lo pitché jouè

Torgnon (ricerca dello Sportello Linguistico, 2023)

Sit y è lo pitché jouè
Sit y è lo greu jouè
Seutta pometta
Seutta rozetta
Seutta l’eilléze
É sit lo greu cllotsé
Din don dan (en boudzèn lo no)

Questo è l'occhio piccolo
Questo è l'occhio grande
Questa guancetta
Questa rosetta 
Questa la chiesa
E questo il grande campanile
Din don dan (muovendo il naso)

Si toccano, con un dito, le diverse parti del viso mentre le si nomina e si solletica il bambino sotto il mento.

Véno véno dju

Ayas (Formulettes et jeux de l'enfant valdôtain, Musumeci Editeur- 1974)

Véno véno dju dju
Trouo ren
Torno su
Trouo teu de cretchonet

Scendo, scendo
Non trovo nulla
Risalgo
Trovo ovunque delle collinette

Si accarezza con la mano il viso del bambino dalla fronte al mento pronunciando la prima frase. Poi la si ripassa velocemente dal basso in alto e si pronuncia la seconda frase.