Il legno di castagno nella stalla
I bastoni ricurvi
Nicod Arduino racconta:
"Quando andavo a pascolare le pecore, a volte facevo dei bastoni ricurvi. Curvavo i giovani rami di castagno selvatico o innestato e li legavo con dei rami di salice o di lantana. Li lasciavo là legati per un mese e quando vedevo che avevano preso la forma, li tagliavo dietro. Dopo, li lasciavo seccare, sempre legati, perché se li slegavo, li pelavo e li lisciavo."
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Voce di Sandra
Con il legno di castagno...
Con il legno di castagno facevano anche il pavimento per le mucche e la mangiatoia. Per fare la mangiatoia, preparavano delle lunghe assi e ogni metro facevano un buco per far entrare la catena delle mucche.
Per tenere su le assi, ogni tot metri piazzavano delle colonnine che erano ricavate da tronchi di castagno selvatico. Se la catena era troppo lunga, dietro mettevano dei sicoulón, degli spessori in legno bucati.
I sicoulón
I sicoulón erano dei pezzi di legno quadrati, con un buco in mezzo, che servivano per accorciare la catena. A seconda di quanto bisognasse accorciarla, ne mettevano uno o due o tre. Ne mettevano tre quando le mucche erano in calore così le tenevano più ferme.Galleria di immagini
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Voce di Sandra
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Voce di Sandra
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Voce di Ephrem
Il recinto del maiale
Nella stalla c'era anche il recinto del maiale. Di solito era quadrato o rettangolare e era fatto con delle assi di castagno perché era un legno duro e, quando il maiale si agitava, il recinto teneva e non si rompeva.
In un angolo c'era il trogolo. Il trogolo era un pezzo di tronco di castagno, scavato per poter mettere il cibo. Accanto al trogolo c'era sempre una paletta di legno per spingere il cibo verso il maiale.
Gli davano da mangiare due volte al giorno.
Facevano il pastone e mettevano a cuocere barbabietole, castagne e patate.
Una volta cotto il tutto, prendevano qualche mestolo e lo mescolavano con dell'erba tritata e portavano a mangiare.
Non tutte le famiglie potevano tenere un maiale perché non avevano cibo da dargli.
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Voce di Ephrem
I crotsét
I crotset (collari di legno) dei vitelli erano fatti con dei giovani rami di castagno selvatico. Prendevano i rami e li intagliavano in modo da renderli piatti dove si faceva il buco per agganciarli; per il resto, li lasciavano rotondi. Nella parte esterna non toglievano nemmeno la corteccia.
I crotset servivano per attaccare i vitelli appena nati. Usavano il crotset al posto della catena perché i vitelli non si fossero soffocati.Galleria di immagini
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Voce di Amélie
I collari delle capre e delle pecore
D'inverno, quando faceva freddo, andavano a tagliare i rami di castagno e li portavano nella stalla al caldo. Lì il legno diventava malleabile e si curvava più facilmente. La sera, durante le veglie, li intagliavano.
Per prima cosa, toglievano la corteccia, poi li curvavano finché non prendevano la forma. dopodiché, da un lato facevano un buco e dell'altro il gancio per agganciarlo.
I collari servivano per attaccare le capre, i capretti, le pecore e i montoni alla mangiatoia.
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Voce di Sandra
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Voce di Sandra