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Inchiesta toponomastica in Valle d'Aosta

La Regione autonoma Valle d’Aosta ha potestà legislativa in materia di toponomastica, come stabilito dall’articolo 2 del suo Statuto speciale (Legge costituzionale n. 4 del 26 febbraio 1948).

Tra tutte le leggi approvate in materia, una delle più importanti è quella del 1976, composta da due parti: una riguardante la denominazione ufficiale dei 74 comuni della Regione, l’altra le disposizioni per la difesa della toponomastica locale, cioè la salvaguardia dei toponimi di villaggi, frazioni e altre località meno importanti.

Ma accanto a questi macro-toponimi, la nostra regione possiede anche migliaia di microtoponimi (nomi di prati, campi, vigneti, ecc.), che, tracce di un passato profondo e testimoni di attività antiche e della creatività umana, rappresentano una parte notevole del nostro patrimonio culturale, una ricchezza che rischia però di andare perduta per sempre.

Infatti, la “memoria” di un gran numero di questi microtoponimi, soprattutto quelli legati alla vita rurale e alla proprietà terriera, estremamente frammentata, è in pericolo a causa dei cambiamenti che hanno interessato l’agricoltura negli ultimi decenni: quasi tutti questi microtoponimi rischiano di scomparire a causa dell’abbandono dell’agricoltura.

Per scongiurare questo pericolo, la Regione ha lanciato nel gennaio del 1987 un progetto di ricerca sistematica al fine di effettuare un censimento capillare di tutti i toponimi della tradizione orale.

La Regione stessa si è fatta quindi carico dell’organizzazione dell’inchiesta e del coordinamento dei lavori, finanziando il progetto.

Il supporto scientifico è stato fornito dall’Ufficio regionale etnologia e linguistica (BREL) attraverso un comitato composto da quattro dialettologi e cinque rappresentanti dell’Amministrazione regionale.

Dotati di un registratore e di una mappa dettagliata del comune oggetto di studio, i ricercatori si sono recati presso gli informatori, scelti in precedenza. Hanno raccolto i nomi dei luoghi nella loro forma francoprovenzale, li hanno posizionati sulle mappe e per ciascuno di essi hanno compilato una scheda dettagliata.

Il materiale raccolto durante le inchieste è stato messo a disposizione dei ricercatori per studi storici, linguistici ed etnografici. Con il materiale raccolto sono state inoltre realizzate alcune pubblicazioni monografiche sui comuni censiti e svariate tesi di laurea in cui spesso l’autore era stato al tempo stesso un rilevatore.

Per facilitare la consultazione dei risultati della ricerca e la pubblicazione del lavoro, è stato sviluppato un programma informatico; l’acquisizione dei dati copre ora tutti i 74 comuni della Valle d’Aosta, per un totale di circa 77.000 toponimi.

L’insieme dei dati informatizzati è stato anche parzialmente integrato nel progetto SCT (Sistema delle Conoscenze Territoriali), che mira a organizzare le informazioni territoriali, ambientali e socio-economiche della Regione, a cui si può accedere tramite il GeoPortale.

In questa sezione

Il sistema di grafia

Il sistema ortografico adottato per la trascrizione dei toponimi si basa sull'ortografia francese, con alcune eccezioni che riflettono le sfumature del patois.

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