Lo strame di castagno
D'autunno, quando le foglie dei castagni innestati e selvatici erano tutte cadute, andavano a ritirare lo strame per fare la lettiera alle mucche. Con il rastrello, ammucchiavano le foglie e facevano delle andane o dei mucchi per poter prendere delle bracciate. Dopodiché, stendevano la rete (le reti erano fatte con delle corde di canapa, avevano due troclee e due capi più lunghi), mettevano sei bracciate per lungo e chiudevano la metà della rete. Poi, mettevano due bracciate in un senso e due nell'altro e chiudevano un po' le corde così le bracciate andavano un po' disfatte. Alla fine, chiudevano la corda di mezzo e poi le altre quattro corde, due in un senso e due nell'altro. Perché le foglie non fossero uscite, legavano il fardello, facendo passare la troclea nei buchi. Quando il pacchetto era fatto, cercavano un posto per metterlo su un rialzo per poterlo caricare sul cuscinetto per la testa. Se la strada da fare era molta, facevano una pausa per riposarsi un momento. Posavano il fardello su un muro perché fosse facile caricarlo di nuovo.
Lo strame nel fienilePortavano lo strame nel fienile. A volte, quando non avevano molto tempo per andare a raccogliere lo strame, andavano a farne un mucchietto per averne un po' da usare come lettiera. Allora non usavano la rete, ma bastava il telo che era fatto di tela di iuta e aveva quattro capi. Facevano quattro bracciate, lo caricavano sulla schiena e lo portavano nella stalla perché ne avevano proprio bisogno per fare la lettiera. A volte, quando nel canale del letame c'era molto liquido, andavano a raccogliere dello strame con i ricci e lo buttavano nel canale per assorbire il liquido.