Nonostante le difficoltà dovute alla pandemia, l’Assessorato regionale beni culturali, turismo, sport e commercio ha proposto anche quest’anno, per la sua 59^ edizione, il Concorso scolastico intitolato all’abbé Cerlogne e consacrato al francoprovenzale.
La risposta delle istituzioni scolastiche valdostane è stata positiva e incoraggiante: il concorso ha visto l’adesione di 16 scuole dell’infanzia, 19 scuole primarie e una scuola secondaria di primo grado, per un totale di quasi 1000 allievi.
Le classi hanno lavorato sul tema proposto “I sogni, gli esseri invisibili e i racconti fantastici”, supportate, durante l’anno, da un percorso di animazioni culturali e linguistiche a cura di un gruppo di sei animatori.
Le attività sono state accompagnate dai video, realizzati dagli esperti, che raccontano la storia di Ravaneun, rielaborazione francoprovenzale della fiaba dei fratelli Grimm “Raperonzolo”, riadattata nella versione locale della “Prigioniera della torre” di Jean-Jacques Christillin.
Poiché non si è potuta proporre la tradizionale festa di chiusura, per premiare comunque in qualche modo alunni e insegnanti per gli sforzi compiuti, la compagnia teatrale Palinodie - che da qualche anno lavora a un progetto di narrazione della Valle d’Aosta basato sull’incontro tra culture diverse - è stata incaricata di realizzare una drammatizzazione di Ravaneun, presentata poi all'aperto, nei mesi di maggio e giugno, nei comuni delle varie scuole coinvolte.
Inoltre, alunni e insegnanti hanno ricevuto il libro Lé Grose Fuméle (Le donne gigante), leggenda della tradizione estratta dal volume « Merveilles dans la Vallée » di Alexis Bétemps e Lidia Philippot, nonché una cornice nella quale potranno conservare l’immagine di un ricordo a loro caro.
Visitate la sezione “Concours Cerlogne” nel sito patoisvda.org per ritrovare i video del percorso di animazione didattica!