Quest'opera, che illustra il valore culturale e sociale dell'arte teatrale in Valle d'Aosta, dà la parola a tutti i gruppi che hanno calcato le scene nel corso di questi ultimi cinquant'anni: dallo Charaban, che ha appena compiuto il suo 50° anniversario, alle 36 compagnie che, di volta in volta, hanno fatto parte della Fédérachon. L'opera presenta anche un'importante ricerca sulle origini e il percorso dell'arte teatrale in Valle d'Aosta realizzata da Alexis Bétemps.
Per sua natura, questo volume è anche destinato a rendere omaggio al patois, la lingua dle cuore, che il teatro, in quanto forma di comunicazione privilegiata, contribuisce a salvaguardare in tutta la sua spontaneità e nelle sue numerose varietà. Noutro dzen patoué diventa così una lingua per far ridere e sorridere, ma anche per raccontare, per emozionarsi, per far riflettere e, quindi, per veicolare la nostra cultura. Reuye, soureuye é reflecheui deun noutra lenva: ecco il motto del teatro popolare.