Le diverse varianti valdostane di francoprovenzale possiedono un'immensa ricchezza lessicale, soprattutto negli ambiti dell'economia tradizionale. Ogni strumento di lavoro, ogni singola operazione ha una sua precisa denominazione, talvolta priva di corrispondenti nelle altre lingue. Si tratta di termini che, appartenendo ad un modello di vita lontano e che oggi ci pare persino obsoleto, rischiano di perdersi, di essere dimenticati... semplicemente perché non servono più, essendo quasi andati "in estinzione" gli stessi oggetti da essi designati.
In altri casi, invece, è la concorrenza delle lingue nazionali (soprattutto l'italiano) a far regredire nell'uso le parole francoprovenzali. I parlanti ricorrono a neologismi e calchi, dimenticando i termini più propri, anche per una sorta di pigrizia mentale.
In questo senso, il dizionario rappresenta uno strumento prezioso, perché capace di coniugare la ricerca linguistica all'esigenza d'immediatezza nelle risposte. Pur testimoniando i cambiamenti subiti dal patois, non dimentica di attestare le voci più antiche e, per così dire, originali di questa lingua.
Ecco il senso di questa nuova sezione che presenta il lessico più interessante e "tipico" del patois.