Nell'ambito delle iniziative organizzate per la realizzazione del Progetto pilota per l'insegnamento facoltativo del francoprovenzale nelle scuole della regione, l'Assessore all'Istruzione e Cultura della Regione autonoma Valle d'Aosta, Laurent Viérin, presenta il programma dei diversi corsi di formazione professionale per esperti in patois che daranno la possibilità di ottenere una certificazione di competenze per l'insegnamento del francoprovenzale, per lo svolgimenteo di attività di animazione, nonché per operare all'interno degli sportelli linguistici.
Sono previste tre tipologie di corsi necessarie alla certificazione delle seguenti competenze :
- operare a sostegno della diffusione e della valorizzazione del francoprovenzale e delle parlate walser (SMC1);
- predisporre ed erogare docenze in lingua francoprovenzale (SMC2);
- realizzare attività di animazione linguistico-culturale in lingua francoprovenzale (SMC4).
Il corso di base di 78 ore (SMC 1), preliminare a tutte le certificazioni, sarà impartito dal 3 settembre al 17 ottobre 2012. In seguito, dal 3 novembre al 12 gennaio 2013, due corsi opzionali permetteranno di acquisire le diverse certificazioni: 84 ore per il modulo SMC2 e 78 ore per il modulo SMC4. I corsi non saranno concomitanti per offrire la possibilità ai partecipanti di seguirli entrambi. Le prove dell'esame finale si svolgeranno dal 21 gennaio al 2 febbraio. A formazione conclusa, seguiranno i corsi, previsti per gli alunni di tutte le scuole della regione, che si concluderanno a fine anno scolastico.
La sezione plenaria del corso di base si svolgerà nella sala « La Grandze » di Aymavilles, mentre le altre saranno dislocate sul territorio.
Il bando - scaricabile anche da questa pagina del portale - sarà pubblicato a partire dal 2 luglio 2012 sul sito dell'Assessorato http//www.regione.vda.it/cultura e le iscrizioni dovranno pervenire presso l'ufficio dell'Assessorato Istruzione e Cultura - Infoculture, sito in via Croce di Città, n. 16 ad Aosta, entro e non oltre il 31 luglio 2012 alle ore 14.00.
Un sondaggio effettuato tra i genitori degli alunni ha evidenziato che le famiglie apprezzano e riconoscono i valori di questa iniziativa. Le numerose preiscrizioni, pervenute da tutte le istituzioni scolastiche del territorio, che hanno raggiunto il numero di 2458, incoraggiano la prosecuzione delle azioni. È prevista dunque l'attivazione di circa 65 corsi facoltativi di francoprovenzale nelle diverse scuole distribuite su tutta la regione.
ISTITUZIONI | Preiscrizioni | Infanzia | Primaria | Secondaria I grado | Secondaria II grado |
Aosta | 425 | 114 | 214 | 54 | 43 |
Morgex | 223 | 70 | 127 | 26 | - |
Villeneuve | 136 | 36 | 73 | 27 | - |
Saint-Pierre | 170 | 23 | 119 | 28 | - |
Charvensod | 226 | 40 | 151 | 35 | - |
Nus | 127 | 29 | 81 | 17 | - |
Quart | 136 | 35 | 81 | 20 | - |
Gignod | 139 | 50 | 73 | 16 | - |
Châtillon | 253 | 49 | 141 | 49 | 14 |
Saint-Vincent | 173 | 50 | 117 | 6 | - |
Verrès | 294 | 71 | 172 | 47 | 4 |
Pont-Saint-Martin | 156 | 51 | 97 | 8 | - |
TOTALE | 2458 | 618 | 1446 | 333 | 61 |
"Questa iniziativa, che s'inserisce nell'ambito della politica linguistica che l'Assessorato mette in atto per la salvaguardia e la promozione della lingua del cuore dei Valdostani, - afferma l'Assessore Laurent Viérin -, offre una nuova opportunità per favorire la diffusione di questa lingua, veicolo di una memoria collettiva e di un patrimonio culturale, e per arricchire il repertorio di lingue presenti nel contesto sociale e scolastico. La lingua è destinata a diventare così patrimonio di tutti: lingua dei nostri avi, espressione delle nostre radici, ma nel contempo lingua di integrazione, che permette anche a quanti non sono Valdostani di origine, di riconoscersi in questa comunità e nei suoi valori.
L'insegnamento del francoprovenzale assume un valore aggiunto nella misura in cui insieme al francese, italiano, inglese, tedesco e alle parlate walser favorisce l'arricchimento culturale e linguistico nell'ambito scolastico, rinforzando il senso di appartenenza attiva alla comunità valdostana e incoraggiando l'apertura e lo scambio con culture diverse".